Clitoride
Ignorata, stigmatizzata e incompresa per secoli, finalmente oggi ha il suo rispettatissimo ruolo in società. Finalmente ha diritto di provare piacere, quel piacere che secoli di scienziati uomini avevano tentato di mettere al bando (leggasi cultura fallocentrica).
Finalmente ha diritto di essere stimolata.
Grazie D.ssa O’Connel, che dal continente più lontano (Australia) hai messo la clitoride sotto i riflettori dandole visibilità presso il grande pubblico.
La parola “clitoride” viene dal greco kleitoris che significa piccola collina". È corretto usarla sia al maschile che al femminile. Noi, naturalmente, scegliamo il femminile.
UN MIRACOLO E UN MISTERO
Ci sono voluti più di 2000 anni all'umanità per capire il funzionamento della clitoride.
Sorprendente, no?
Grazie alla D.ssa Helen O'Conell, è fondamentalmente cambiato il modo in cui percepiamo il centro del piacere femminile e le sue scoperte hanno alimentato nuove ricerche per la comprensione di questo meraviglioso organo. ALLORA, di nuovo, GRAZIE.
La clitoride, ricca di terminazioni sensoriali, assomiglia più ad un iceberg che a una collina, perché circa il 90% della sua superficie è sommersa e si estende da una parte all’altra delle labbra. La parte esterna della clitoride, che ne appresenta quindi solo il 10%, è conosciuta anche come glande clitorideo.
Solo il 18% delle donne raggiunge l'orgasmo esclusivamente attraverso la stimolazione vaginale: la maggior parte di loro ha bisogno di aggiungere una stimolazione clitoridea.
Ecco perché la clitoride è così importante!
E quindi ricorda: l’orgasmo si può raggiungere anche stimolando la parte interna della clitoride. E, se lo fai, la sensazione sarà più profonda e più lunga...