Questo il tema trattato nel corso della diretta del 20 aprile dalla nostra sessuologa e Resp. area socio-pedagogica Natalia Guerrero Fernandez. Ecco le domande poste durante la diretta, unitamente alle risposte.
Mi è successo di perdere l'erezione durante l'incontro sessuale: stavo praticando sesso orale alla mia compagna ed è passato da "eretto" a "moscio". Ora non voglio più praticarle sesso orale perchè ho paura che accada ancora.
E' un classico, ed è importante andare a rompere alcune idee collettive che abbiamo. La risposta sessuale non è lineare, ma è circolare. Non sempre funziona che: prima abbiamo desiderio, poi ci eccitiamo, poi abbiamo ancora più eccitazione e poi arriva l'orgasmo! Al contrario, possiamo addirittura iniziare un rapporto sessuale senza essere così entusiaste e renderci entusiaste dopo. Oppure, possiamo iniziare un rapporto sessuale con una grande eccitazione, e l'eccitazione è "intelligente". Quando il corpo è eccitato, il sangue va verso i genitali: per le persone che hanno un pene, questo genera l'erezione, nelle persone con vulva l'eccitazione fa sì che la clitoride si riempia di sangue e il canale vaginale abbia la lubrificazione necessaria per un rapporto sessuale piacevole e l'utero sale per fare spazio a ciò che vogliamo inserire affinchè ci dia piacere, anche se non vogliamo inserire nulla e dedicarci al piacere esterno.
Questa risposta sessuale è intelligente!
Se c'è erezione sul pene, posso fare tante cose con questo pene; però, se sono in un momento in cui sto praticando sesso orale alla mia compagna, il sangue non serve più nel pene, serve "nella testa" per pensare a quello che sto facendo, per sentire e connettermi con la mia compagna, serve nella lingua per i movimenti che sto facendo, e la mia concentrazione è posta in un altro movimento. Se io perdo l'erezione in quel momento, è del tutto normale. L'approccio che si ha davanti a quella perdita di erezione è quello che fa la differenza, perchè potrebbe essere un approccio "ludico, del tipo "ok, si riattiverà, intanto andiamo avanti con quest'altro gioco!", oppure un atteggiamento del tipo "oh no! Ho perso l'erezione e questo è un problema! Cosa faccio ora?" Si innesca il senso di vergogna, inizia la paura, inzia anche l'idea di non voler farsi vedere e quindi ci sono persone che interrompono l'incontro senza dare alcuna spiegazione alla compagna. Tutto questo si potrebbe evitare se utilizzassimo queste occasioni per dire: all'interno di un rapporto sessuale l'erezione può salire e pùò scendere, e non c'è nessun problema! Ciò che è importante è l'atteggiamento che abbiamo nei confronti di questo.
Quanti uomini etero sono in grado di comprendere che la sessualità ha a che vedere anche con le emozioni?
Gli uomini etero sono in grado di comprenderlo, è importante smettere di pensare che non siano in grado. Lo sono nella misura in cui diamo loro lo spazio per comprendere, e anche gli uomini si possono organizzare per comprendere: non dobbiamo essere solo noi a fare tutto questo lavoro.
Sapete che il nostro è un progetto rivolto soprattutto alle donne e tante donne che incontriamo sono eterosessuali e hanno un compagno. Il lavoro che stiamo facendo, cioè educare la popolazione su questi temi, dovrebbe essere utile a 360° a tutte le persone. Dobbiamo smettere di pensare che gli uomini non ce la fanno: questo aiuterà tanto anche noi, perchè il lavoro da fare e tanto e farlo solo noi da sole non è possibile.
Sono una donna e ho un calo del desiderio in questo periodo di quarantena, è normale? Cosa posso fare?
E' comune l'idea che le donne perdano costantemente il desiderio sessuale. E' normale, come dicevo all'inizio, che questo accada, soprattutto nelle situazioni in cui siamo oberate da 100.000 incarichi. Quello che sta accadendo qui in Cile, ma penso sia lo stesso in Italia, è che le donne che ora sono a casa, soprattutto quelle che hanno bimbi, sono super-oberate da: tele-lavoro, compiti domestici, dare supporto ai bambini che sono a casa con loro etc., e' come se fossero 100 figure concentrate in una stessa persona! Lo stress e la stanchezza sono due grandi nemici del desiderio sessuale. Se, in questo contesto, alla paura, l'angoscia, l'incertezza su quello che accade, dobbiamo aggiungere la stanchezza e lo stress di tutte le cose da fare, ovviamente potrebbe avvenire un calo del desiderio. Il mio primo consiglio, basico ma molto utile, è riconoscerlo e dire: "ok, ho un calo del desiderio. Se io facessi un elenco di tutte le motivazioni che mi hanno portato in questa stuazione e le mettessi in colonna, otterrei come risultato proprio un calo del desiderio!".
E' importante riconoscerlo, ma senza colpevolizzarci.
Meglio pensare: "ok, è normale, può capitare per un periodo, ma poi starò meglio". Se invece vuoi supporto, quindi: "ok, ho un calo del desiderio per tutti questi motivi, ma vorrei riattivarlo", puoi chiedere aiuto alle consulenti de La Valigia Rossa, che hanno 100.000 idee su come darti supporto. L'importante è che sia quando tu ne hai voglia, quando tu hai bisogno di un risveglio, e non perchè pensi che tu devi essere sempre una persona carica e desiderosa. Se rispettiamo questo cambiamento e lo reputiamo "normale", è più semplice che accada che, quando abbiamo desiderio, la richiesta di aiuto sia adeguata. Il desiderio sessuale, come le emozioni, in questo contesto può cambiare: io potrei accettare per esempio, un calo del desiderio e dire: "ok, me ne occuperò fra un po'", per non avere un ulteriore peso, o invece potrei dire: "anche se è naturale e normale che abbia un calo del desiderio, voglio darmi una mano, voglio avere supporto!" e contatto una consulente de La Valigia Rossa, presenti su tutto il territorio italiano e in Svizzera.
E' proprio il loro lavoro, è questo il vantaggio del nostro progetto!
Mi confermi che il fattore psicologico è molto pesante?
E' importantissimo, il nostro desiderio sessuale passa per la nostra mente e la mente è modulata anche dalle emozioni.
Abbiamo parlato di diverse emozioni, ma non ancora della "rabbia"...
La rabbia è un'emozione molto vasta: tutte le persone, di tutte le culture, la provano e in questo momento, per come stanno andando le cose nel mondo, potremmo avere molta rabbia. E' importante sapere che la rabbia ha anche uno stereotipo di genere: è come se la rabbia fosse permessa solo ai maschi, ma in realtà anche noi donne possiamo sentire rabbia. La rabbia è un'emozione basica che ha a che vedere con l'energia e con la forza: se voi siete a casa, da sole o in compagnia, e avete rabbia per quello che accade nel mondo o anche per quello che sta accadendo nel vostro spazio intimo o nella convivenza con altre persone, e non tirate fuori la rabbia in un modo costruttivo - ovviamente non rompendo oggetti o picchiando qualcuno, ma verbalizzando, facendo ginnastica, o dando pugni sul cuscino, o semplicemente urlando dal balcone - è molto difficile che voi abbiate la possibilità di sentire anche desiderio sessuale.
In parole semplici: buttare fuori dalla bocca le emozioni aiuta anche l'altra nostra "bocca", la nostra vulva e quindi la nostra sessualità. Se cerco di non esprimere le mie emozioni, molto probabilmente il mio desiderio sessuale andrà a calare, perchè sono due cose collegate, emozioni e desiderio sessuale sono molto collegati. Se io ho rabbia, per qualunque situazione, e preferisco non dirlo, non manifestarlo, probabilmente anche il mio desiderio sessuale scende.
Devo trovare modi costruttivi di trasmettere la mia rabbia, ma non chiuderla o nasconderla, perchè non è utile alla vita sessuale in generale, ma neanche alla vita emozionale e famigliare. In tutti i sensi e non soltanto quello sessuale.
Lui non vive bene il sesso, come posso aiutarlo?
Se le persone non vivono bene il sesso e vogliono cambiare questa situazione, è importante che facciano un percorso, personale o con il supporto di una figura specialistica, una sessuologa o un sessuologo, che permetta loro di capire come mai non lo vivono bene. I motivi per cui le persone vivono male il sesso possono essere 100.000, possono essere legati alla propria biografia, a difficoltà personali, a traumi: non solo violenze sessuali, ma traumi derivati, ad esempio, da una educazione sessuale troppo rigida o troppo punitiva. O potrebbero essere motivi legati a questo attuale momento, potrebbero esserci malattie che riguardano la salute mentale, come la depressione o altre, potrebbero esserci motivi fisici o organici, malattie come il diabete o l'ipertensione, problemi alla tiroide, mancanza ormonale etc.
Una persona potrebbe non vivere bene il sesso per 100.000 motivi e, come dicevo prima, potrebbe decidere che questo è il momento giusto per affrontare quelle difficoltà o potrebbe anche decidere che non è il momento giusto, perchè ci sono tantissime altre cose di cui occuparsi: entrambe le soluzioni vanno bene. Farsene carico ora o, per il momento, farsi carico delle "urgenze" e tra un po' farsi carico anche di altro. Va bene anche chi non ne vuole parlare ora, perchè per alcune persone i problemi con il sesso in questo momento hanno a che vedere con situazioni molto difficili da affrontare e per affrontarle bisogna avere il coraggio di "aprire delle scatole", che poi bisogna gestire.
E se una persona è arrabbiata, ma coscientemente non lo sa?
Molte volte le persone non sanno di avere un'emozione alla base.
Purtroppo la mancanza di educazione sessuale è anche una mancanza di educazione emozionale: rendersi conto che si è arrabbiate, o tristi, o allegre (anche se essere allegra è più facile da capire perchè il corpo me lo dice più facilmente), soprattutto per noi donne, non è facile perchè ce l'hanno negato. Vale lo stesso per i maschi con la tristezza, anche loro fanno fatica a rendersi conto che sono tristi perchè non li hanno educati a farlo.
Ecco, io potrei essere arrabbiata senza essermene resa conto e il confinamento che abbiamo ora è un ottimo spazio per chiederselo perchè, purtroppo, essendo rinchiusi, l'unica cosa che possiamo fare con certezza è guardarci dentro e chiederci "perchè sto parlando così?", "perchè sto facendo questi gesti?". La rabbia prima o poi esce, principalmente con la forza delle cose: magari, invece di appoggiare il bicchiere sul tavolo, lo lancio, magari al mattino invece di essere serena e sorridere ho i denti digrignati, magari ho un nodo allo stomaco, proprio perchè ho una rabbia che non fuoriesce. L'importante, per capire se ho o non ho una rabbia nascosta che non mi sono resa conto di avere, è osservarci e vedere se il mio corpo in qualche modo sta cercando di dirmelo.
L'ansia e la paura allontanano dal sesso, anche se sappiamo che il sesso potrebbe abbassare l'ansia e la paura...
E' un paradosso: sapendo che l'incontro sessuale, con noi stesse o con un'altra persona, potrebbe essere una fonte che abbassa l'angoscia e l'ansia, non sempre abbiamo il diritto - e questo si collega molto con il titolo del nostro incontro - o il potere di accedere all'incontro sessuale perchè ci mettiamo dei blocchi, lo facciamo noi stesse, oppure i blocchi sono esterni.
Mi spiego meglio: ho sentito dire a tante di voi che, anche se sapete che un incontro sessuale o l'autoerotismo potrebbe rendere più tranquilla la vostra giornata, c'è un senso di colpa nel voler pensare al sesso e nel dedicare del tempo e delle energie al sesso in questo momento così strano. Il consiglio che vi ho dato all'inizio era di non sentirsi in colpa: non sentirsi in colpa se si ha voglia di fare sesso perchè è comprovato che il sesso piacevole e consapevole è una risorsa, spesso gratuita, tramite la quale possiamo far salire le nostre endorfine, e quando abbiamo il cervello inondato di endorfine abbiamo più possibilità di essere tranquille per affrontare tutte le altre cose difficili che ci possono essere nella nostra giornata.
Come si impara, a 50 anni e con una forte chiusura mentale, l'educazione sessuale ed emozionale?
Alcune persone non hanno avuto il tempo per scoprire che cosa piace a loro nella sessualità, magari hanno seguito le grandi idee legate alla sessualità che spesso vengono dal porno o dalla mancanza di educazione sessuale: se noi avessimo un'educazione sessuale più a 360°, una delle cose che dovremmo imparare è conoscere e riconoscere le cose che a livello mentale e fisico ci piacciono in un incontro sessuale.
Quando non c'è questo spazio, quello che accade è che spesso e volentieri pensiamo che c'è un unico tipo di sesso che dovrebbe piacerci o un unico tipo di pensiero che dovrebbe accenderci, quando in realtà quello che accade è che le persone, così come sono diverse per occhi, bocca, idee, stili, sono diverse anche nella sessualità. Ci sono persone a cui piace il sesso convenzionale, il sesso che spesso accade nei film o nel nostro immaginario collettivo, e ci sono altre persone che sono eccitate da pratiche e pensieri più alternativi. Nelle nostre consulenze si apre lo spazio per parlare di questo, ma voglio anche dirlo qui perchè so che tante persone potrebbero essere bloccate nel rendersi conto che ci sono delle cose alternative da cui si sentono attratte: una regola basica è che, se a te piacciono delle cose alternative e vuoi condividerle con un'altra persona e questa persona è maggiorenne, consapevole e dà il consenso, ciò che bupi provare dovrebbe andare bene. Se non fa male a te e non fa male all'altra persona, per quanto alternativa sia, va bene. Per quanto riguarda i pensieri, questi sono infiniti, sono gratuiti e puoi avere tutti quelli che vuoi; le pratiche invece devono essere consensuali, con persone maggiorenni e pensando di non farsi male.
Quindi "vai" con tutti pensieri che vuoi, anche alternativi: non frenarli, perchè se si ha la possibilità di trarre benessere, gioia da un incontro sessuale, è importante farlo. Non è il momento di essere "tirchi" nell'amore, nè con le fantasie, nè con la sperimentazione, anzi è il momento proprio per riprendere le pratiche che per qualche motivo abbiamo trascurato. Ad esempio, ho sentito dire, di recente, da una coppia che sta insieme da otto anni, che hanno fatto sesso orale solo nel primo incontro sessuale e che qualcosa è andato storto in quel primo incontro. Pertanto, per gli otto anni successivi non lo hanno più fatto! Ecco, questo potrebbe essere un ottimo momento per provarci: otto anni dopo le cose che sono andate male perchè era la loro prima esperienza, ora potrebbero andare bene!
E' un ottimo momento per chiederci quante delle cose che non stiamo facendo, non le stiamo facendo a causa di vecchie esperienze negative che oggi potrebbero essere diverse.
Quanto influisce la pillola anticoncezionale sul desiderio?
La risposta è "dipende": ci sono delle donne alle quali la pillola ha "appiattito" il desiderio, altre alle quali no, perchè in effetti il desiderio sessuale ha a che vedere con gli ormoni, ma non solo con quelli. Alcune donne possono sentirsi più tranquille con il non avere paura di rimanere incinta e quindi il loro desiderio si alza, altre sono più sensibili alla questione ormonale e dunque proprio l'uso di contraccettivi in loro abbassa tantissimo il desiderio.
Il consiglio, per coloro alle quali si abbassa il desiderio sessuale con il contraccettivo è, in primis, di andare a fare una visita: ci sono tanti tipi di contraccettivi, è un mercato infinito per le donne. Ci potrebbero essere altri marchi e risorse meno "pesanti" su questo aspetto. Il secondo, è vedere se ci sono altre cose che posso fare per aumentare il desiderio sessuale, anche se a livello ormonale c'è un "appiattimento".
Mia figlia di 20 anni mi ha detto che non raggiunge l'orgasmo neanche con l'autoerotismo, come posso aiutarla?
Di autoerotismo potremmo parlare tantissimo, magari lo prevediamo per una successiva diretta. Una cosa importante da dire è che l'autoerotismo, anche se potrebbe sembrare banale, non è necessariamente una cosa automatica o intuitiva. Molte donne, soprattutto quelle che hanno iniziato da piccole, possono intuire come fare per far sì che l'autoerotismo sia piacevole, ma la stragrande maggoranza delle donne deve imparare. E' un po' come imparare ad andare in bicicletta: la buona notizia è che, come accade per la bicicletta, una volta imparato poi serve per tutta la vita.
Però non dimentichiamo che imparare a darsi piacere e a raggiungere l'orgasmo anche da sole, è qualcosa che richiede energia e pratica, soprattutto per le donne più adulte che non l'hanno fatto a partire dall'adolescenza.
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