Mia cara Valigia
Mia cara Direttrice,
Posso dire che hai proprio rotto???
Neanche per il nostro decimo Anniversario mi hai lasciato parlare. E come se non fosse sufficiente ora, tu e Natalia, non salvate neanche le dirette!
Tutto vero quello che dici: passato magnifico, siamo state brave e sapremo evolvere come abbiamo fatto finora per soddisfare il nostro pubblico (mica c’era bisogno di farla lunga come l’hai fatta… bastavano queste 2 righe).
Ma una volta che vi create l’occasione per raccontare qualche particolare, una piccolissima parte, di tutte le difficoltà che abbiamo dovuto affrontare, invece di raccontare solo le cose positive come fate sempre, NON SALVATE LA DIRETTA?????
Che strana coincidenza, Mia cara Valigia…
Iniziando a scriverti per riflettere sul nostro compleanno mi sono accorta che è la decima volta che ti scrivo.
L’ennesima conferma di tutte le coincidenze, segnali, sorprese, stravaganze e follie che ruotano intorno al mondo LaVR. Mi fa sorridere e mi infonde coraggio.
Primo litigio fra la Direttrice e La Valigia.
Chi delle due ha bisogno di un sex toy?
La sessualità non ha età, l’invecchiare del corpo non ne spegne i desideri e per questo è importante e giusto lavorare per legittimare il manifestarsi di questi impulsi al pari di una persona più giovane.
Ore 8, salgo in metro. Linea 8, vagone 1, direzione aeroporto. In 20 minuti arrivo. Affollato ma non troppo, non cerco di sedermi, tanto il tragitto è breve. Età media 30 anni. Chi parte con piccole valigie, chi va a lavorare con lo zaino e i documenti
Mia cara Valigia, non ci crederai, non ci crederai. Ho guardato il Festival...
Mia cara Valigia, accidenti a te. Accidenti, accidenti, accidenti. È possibile che per colpa tua io debba sempre rinunciare a qualcosa che mi piace? E guarda che sono una che trova sempre il lato positivo in ogni cosa, ma proprio dovermi reinventare un giorno sì e l’altro anche. Ti ricordo che sei tu che hai voluto me, non io che ho voluto te. Sì va bene, poi mi sono innamorata anch’io, ma tu sei un’egoista. Accidenti a te
Mia cara Valigia, qualche giorno fa ho partecipato a un seminario che ci hanno invitato a tenere per un pubblico di sordomuti gay. Ogni tanto nella vita apri una porta più o meno per caso e scopri un mondo a te completamente sconosciuto. C’è chi chiude la porta, io la spalanco sempre. Sarà la curiosità. Tu non c’eri. Mica ti posso portare sempre, lo sai. In certi posti sei ancora un po’ sfacciata
Mia cara Valigia, sono passati 6 anni da quando siamo arrivate in Italia. Direi che siamo un po’ diverse ora: tu parlavi un’altra lingua, eri in tessuto, non avevi marchio e del tuo contenuto di allora forse ora rimangono due o tre prodotti. Non ti aprivi quasi mai e quando lo facevi non sapevi mai se farlo del tutto o aprire solo una “finestrella”, spesso le donne non ti volevano neanche guardare, si ammutolivano quando sentivano parlare di te
Dialogo-Litigio fra la Direttrice e La Valigia. Chi delle due ha bisogno di un sex-toy?